sabato 10 marzo 2012

The Graveyard (2008) - A Tale of Tales


Sei una fragile donna anziana. Alle tue spalle il frastuono di una città in movimento, davanti a te un lungo sentiero fra tombe e lapidi silenti. Cammini ricurva, con passo incerto e zoppicante. Ti fermi un attimo, ti tieni il fianco, stanca. Un cane abbaia in lontananza, mentre i corvi gracchiano. Il vento smuove le fronde e le nuvole scorrono proiettando al suolo le loro ombre cupe. Riprendi a camminare, poggiandoti sul tuo bastone, fino ad arrivare ad una panchina, sul retro di una cappelletta. Ti siedi, ed una ballata fiamminga inizia a suonarti nella testa. Parla di morte.


Questo non è l’ Incipit di The Graveyard. Questo è The Graveyard, piccolo gioiello dalla casa video ludica indipendente A Tale of Tales, rilasciato il 21 Marzo 2008.

“ Instructions: << You walk with her to the bench, in front of the chapel. You turn her around and let her sit down. She looks backwards to the bench when she is ready to sit. She sit.
When you are done, you walk with her back to the gate. And you both leave the graveyard to quit the game. >> ”

Tutto ciò che dovremo fare sarà guidare la vecchietta lungo il sentiero del cimitero, lasciandoci trasportare dai suoni d’ ambiente e dalla fotografia. Non sarà possibile prender altre vie, la telecamera sarà fissa verso la panchina. Qui ci siederemo, ed ascolteremo la ballata.
Dopodiché non ci resterà che rialzarci e lentamente tornar al cancello d’ uscita.

Parlare di The Graveyard come di un videogioco sarebbe totalmente incorretto. Risulta tuttavia un prodotto altamente difficile da catalogare.
The Graveyard è un’ esperienza grafica, una sorta di breve storia interattiva, è un prodotto atto a suscitare riflessioni ed emozioni.


Le azioni che abbiamo a disposizione sono limitate al camminare in avanti, indietro e girare su noi stessi. Ciò ci obbligherà ad immedesimarci nelle lente e faticose movenze della donna. Anche il solo girare su noi stessi sarà un’operazione lenta, così come lo sarebbe per la signora.

La fotografia in Bianco&Nero è ben curata, con ottimi giochi di luce e ombra, così come lo sono il sound e le animazioni.
La qualità grafica è proposta in 6 versioni: Fastest, Fast, Simple, Good, Beautiful, Fantastic.

La versione Trial e la versione a pagamento di The Graveyard sono praticamente identiche, se non per un piccolo ma molto importante particolare.
Chiunque abbia intenzione di spendere quei 5.00 dollari che costa non legga il prossimo paragrafo, poiché si negherebbe una delle più forti emozioni che il “gioco” ha da offrire..

SPOILER

Comprando la versione completa non andremo altro che a comprare l’ eventuale possibilità che l’ anziana signora, dopo essersi seduta sulla panchina, muoia.
Non si tratta tuttavia di una Morte vista in negativo, ma di una Morte vista come un avvenimento liberatorio, di liberazione dalla sofferenza, quasi fosse un premio per il lento e sofferente cammino della vita, simboleggiato dal sentiero.
Ovviamente non è detto che ciò avvenga ad ogni gameplay, poiché non compriamo una morte certa, ma una morte casuale.

È un peccato, sebbene lecito, che quest’ aggiunta venga comunque spoilerata dagli stessi sviluppatori, sia sul sito ufficiale che al finire della versione trial, poiché in quel poco tempo riusciremo ad immedesimarci ed affezionarci alla donna e la sua morte, se inaspettata, arriva come un duro colpo.
If you enjoyed this trial version of the Graveyard, you may be interested in acquiring the full version. The full version completes the experience with one extra feature: death.

FINE SPOILER

La ballata Komen te Gaan - Come to Go è scritta dal compositore fiammingo Gerry De Mol, già collaboratore con la A Tale of Tales per The Endless Forest, del 2009, e per il work in progress 8, presentato nel 2007.
Al link The Graveyard – Post Mortem: 5. Spotlight on Music Composer Gerry De Mol si può trovare il testo con un’interessante parafrasi eseguita dallo stesso compositore, in cui espone le varie fonti d’ ispirazione. Si può inoltre ascoltare un frammento della prima versione della ballata.

Sempre su The Graveyard – Post Mortem si può leggere un dettagliato diario di realizzazione del prodotto, a partire dall’ ideazione e animazione sino alla distribuzione.

Il “gioco” può essere scaricato dal sito ufficiale The Graveyard, sia in versione trial che in versione completa, per PC, Mac, iPod ed Android. Il peso è di circa 20 MB.

Chi  ha problemi con il download può guardare i due diversi gameplay, di circa 5 minuti, qui sotto. 
A seguire una versione abbozzata del gioco.

2 commenti:

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