lunedì 4 ottobre 2010

Rasputin, the Black Monk


Grigorij Efimovic Rasputin.

Nato in Siberia fra il 1860 ed il 1870, si presume nel 1869, è protagonista di fenomeni particolari sin dalla giovane età. Leggenda vuole, ad esempio, che sia misteriosamente riuscito ad identificare chi avesse rubato il cavallo al padre Efim. La sorella epilettica Maria muore per annegamento, e il vano tentativo di salvare da stessa sorte il fratello, Dmitri, lo renderà IdroFobico, tanto da indurlo a lavarsi raramente.

Da subito si mostra interessato alla Spiritualità, e all’ età di diciotto anni, come autopunizione per alcuni reati di furto, decide di passare tre mesi nel convento di Verkhoturye. Qui afferma d’ aver assistito all' apparizione della Madonna. Altro interesse di Grigorij è il Misticismo, fenomeno frequente nella Russia centrale, e si sospetta, infatti, che abbia aderito alla misteriosa setta dei Khlysti, nelle cui cerimonie illegali gli adepti erano soliti invocare lo Spirito Santo e dedicargli danze forsennate, flagellamenti e orgie.

Nel 1889 si sposa, finché dodici anni dopo decide di abbandonare moglie e quattro figli, di cui uno nato da adulterio, per darsi al vagabondaggio, che, passando per la Terra Santa di Gerusalemme, lo condurrà nel 1903 nella capitale Pietrogrado, ora San Pietroburgo.

Nonostante avesse condotto una normale vita da contadino, indi totalmente priva d’ Istruzione, una vasta rete di conoscenze e soprattutto la fama dei suoi poteri di Profeta e Sciamano Guaritore, lo mettono in contatto con la Famiglia Imperiale. Lo Zar di Russia Nickolaj Aleksandrovic Romanov, noto come Nicola II, e la Zarina Aleksandra Fedorovna Romanova, nata D’ Assia, infatti, avevano visto in lui l’ ultima soluzione per guarire la mortale Emofilia del loro ultimo genito ed unico erede al trono, lo Zarevic Aleksej, Alessio.
La Zarina Aleksandra era la diretta nipote della Regina Vittoria del Regno Unito, portatrice sana di Emofilia, che avrebbe trasmesso geneticamente la malattia a gran parte dei propri eredi.


Incredibilmente, già dalla prima “seduta di preghiere”, Rasputin riesce ad ottenere effetti positivi sulla malattia del piccolo, guadagnandosi la fedeltà dei sovrani.
In poco tempo, arriva quindi a saldare uno stretto rapporto con i Reali, che iniziano a considerarlo addirittura come una specie di Psicologo, un confidente morale, nonostante il resto dell’ aristocrazia continuasse a vederlo come un uomo immorale, un adoratore del Diavolo. Approfittando della sua nuova posizione, Rasputin riesce ad ovviare alle condizioni di miseria di numerosi contadini, grazie a denaro ottenuto da personaggi politici, in cambio di rivelazioni sui segreti della famiglia reale.

In particolare riesce ad avere grande influenza sulla Zarina, specialmente quando, dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914, il Sovrano è costretto ad allontanarsi dalla capitale per spostarsi sul fronte di guerra, nonostante Rasputin avesse tentando di indirizzarlo verso una politica pacifista con i tedeschi, in modo da evitare la morte di migliaia di innocenti contadini.
Inizia quindi, proprio a favore di questa classe, ad influenzare le scelte politiche della Zarina, finchè, per ordine dello Zar, non viene allontanato da palazzo, con accusa di Tradimento.

Alcune leggende vogliono, addirittura, che la Sovrana avesse una vera e propria relazione con il Monaco, leggende alimentate dalla sua fama di Libertino. Si dice che fosse, infatti, un uomo dall’ insaziabile libidine, cosa attestata da numerosi verbali di polizia, e che i sovrani tendessero regolarmente a smentire eventuali pettegolezzi sui suoi rapporti con le dame di corte, nonché con altre donne in locali notturni. Tali dicerie provengono, in parte, anche dalle parole di Rasputin stesso, che, quando ubriaco, solea raccontare dei suoi lascivi e spinti incontri con le donne di palazzo, Zarina e figlie comprese.

Storie vedono coinvolte persino le sue caratteristiche fisiche sessuali, non per nulla, alcuni scienziati attribuiscono a lui degli organi genitali di notevoli dimensioni che sono ora conservati nel Museo dell’ Erotismo di San Pietroburgo.


Nel 1915, accusato d’ essere l’ Anticristo, viene accoltellato mortalmente all’ addome da una prostituta di nome Guseva, discepola del Monaco Iliodor, un tempo amico di Rasputin. La ferita è abbastanza grave, tant'è che le viscere fuoriescono letteralmente dal ventre, ma un intervento chirurgico riusce a salvarlo.
Tuttavia, il granduca Dmitrij Pavlovic, il principe Feliks Feliksovic Yusupov e il deputato conservatore Vladimir Mitrofanovic Puriškevic, consapevoli della sua influenza sui monarchi, decidono di eliminarlo.


E ad una Vita caratterizzata da avvenimenti che hanno del misterioso, non può seguire una Morte meno sbalorditiva ed enigmatica.
Nel 1916 è invitato a cena nel palazzo di Yusupov, e, con il secondo fine di conoscerne la moglie del principe, vi si reca. Il pasto che gli viene offerto, è premurosamente condito con Cianuro, in una dose bastevole ad uccidere cinque uomini.
Tuttavia, pare che il Monaco , ubriaco, abbia continuato tranquillamente a suonare fino a notte fonda, proponendo addirittura una passeggiata.

Gli ospiti, interdetti, e molto probabilmente spaventati, si allontanano quindi in un’ altra stanza, dove decidono di ucciderlo optando per un colpo d’ arma da fuoco.
Tornati, lo trovano a pregare rivolto verso un crocifisso e gli sparano alle spalle, all’ altezza dello stomaco, per poi lasciarlo a dissanguare.
Escono dal palazzo per controllare la situazione e decidere come occultare il cadavere, ma Yusupov, uscito senza il cappotto, torna indietro, e ne approfitta per ispezionare il cadavere.
Mai avrebbe immaginato che questo gli si sarebbe avventato con le mani attorno al collo per Strangolarlo, sussurrandogli all' orecchio “Sei un cattivo ragazzo”.

Ulteriori tre colpi di pistola colpiscono alle spalle il Monaco, che riesce tuttavia a fuggire barcollando, e poi strisciando fino al cancello della villa. Qui gli assassini lo afferrano, lo picchiano, gli calciano la testa, lo accoltellano e, infine, lo Evirano.
Morto, decidono di legargli i polsi alle caviglie e avvolgerlo in un tappeto, per poi disfarsi del cadavere nel fiume Neva, dove si sarebbe perduto nelle profondità delle acque gelide.
Tre giorni dopo il tutto torna a galla.

Quando liberano il corpo dal tappeto, questo non è più stretto dalle corde, ha le braccia protese verso l’ alto, come se avesse cercato di farsi strada attraverso lo strato di ghiaccio che aveva ricoperto il fiume.
Nei polmoni gli viene ritrovata acqua, inequivocabile segno che, dopo esser stato avvelenato, sparato, mutilato, accoltellato e lasciato a perder sangue, quando veniva gettato nelle acque gelide Rasputin era ancora vivo, e sarebbe quindi morto per annegamento.

Così si legge nei suoi diari: “Sento che devo morire prima dell’anno nuovo. Se io verrò ucciso dai nobili, le loro mani resteranno macchiate del mio sangue e per venticinque anni non potranno togliersi dalla pelle questo sangue. Zar della terra di Russia, se tu odi il suono delle campane che ti dice che Grigorij è stato ucciso, devi sapere questo. Se sono stati i tuoi parenti che hanno provocato la mia morte, allora nessuno della tua famiglia, rimarrà vivo per più di due anni. Essi saranno uccisi dal popolo russo… Pregate, siate forti…

Il cadavere viene sepolto nei terreni del complesso imperiale di Karscoe Selo, per volere della regina, ma a seguito delle Rivoluzioni d’ Ottobre del 1917, alcuni operai, che come molti altri vedevano nell’ assassinio del monaco il simbolo dei soprusi del potere ai loro danni, decidono di riesumarne i resti, per poi trascinarli in un bosco vicino, dove il cadavere sarebbe stato dato alle fiamme e le sue ceneri sparse.
E quale orrore, quando il corpo si mise a sedere, fissandoli, mentre lentamente si consumava tra le fiamme

Ovviamente, l' intera storia di Rasputin sfocia palesemente nel romanzesco, ma diverse spiegazioni possono comunque essere date.
Per quanto riguarda la miracolosa cura su Alessio, un' ipotesi,  tuttavia poco plausibile, spiegherebbe come Rasputin riuscisse ad ovviare alle Crisi Ematiche tramite un tipo di Ipnosi, volto a rallentare il battito cardiaco, in modo da ottenere, quindi, una riduzione della pressione sanguigna.
Una seconda ipotesi vuole che i medici di corte fossero soliti usare come medicinale l'Aspirina, che, seppur riuscisse a calmare temporaneamente i dolori dello Zarevic, a lungo andare non poteva che aggravarle, in quanto Anticoagulante.
L’ ipotesi che Rasputin, consapevole di ciò, ne abbia approfittato per guadagnarsi la fiducia dei Reali, potrebbe essere confermata da un telegramma inviato allo Zar nel 1912: non potendosi recare a palazzo, assicura di poter guarire comunque una crisi ematica attraverso preghiere a distanza, a patto  però che i medici siano assolutamente tenuti lontani dal piccolo.

Per quanto riguarda il suo Assassinio, invece, in primo luogo, occorre premettere che Rasputin, secondo le parole della figlia Maria, in seguito all’ attentato subito dalla prostituta Guseva, iniziò a soffrire di Iperacidità e fu costretto a seguire una dieta strettamente priva di zuccheri. Ciò renderebbe improbabile il fatto che abbia accettato il vino e i biscotti.
Altre teorie lo dicono invece Immune al veleno, ma assolutamente non per grazie Miracolose, bensì tramite uno stratagemma chiamato Mitridatismo.
Si suppone, infatti, che il monaco avesse costantemente assunto, nel tempo, piccole dosi non letali di veleno sempre maggiori, riuscendo, così, a renderne assuefatto il proprio organismo.

Il corpo carbonizzato di Rasputin, sulla sinistra
E’ inoltre possibile dare spiegazione all’ ultimo macabro avvenimento. Occorre sapere che, solitamente, prima di cremare un cadavere, se ne recidono i tendini, per evitare proprio quanto successo. Gli operai, infatti, si limitarono a dar fuoco al cadavere, i cui tendini, grazie alle fiamme, si contrassero, facendolo ripiegare su se stesso. La suscettibilità degli uomini avrebbe fatto il resto.

Ad ogni modo, le vere modalità in cui venne eliminato il Monaco rimangono ad oggi misteriose, come, d’ altronde, rimane incerta la sua effettiva età al momento della morte, forse 51 anni, contando poi la sua abitudine a dirsi più anziano di quanto fosse, in modo da sembrare Misteriosamente più giovane.

1 commento:

  1. interessante... come un uomo possa diventare così, una leggenda che terrorizza come può anche lasciar pensare a lungo, persona speciale sicuramente lo era per aver guadagnata questa fama.
    basti pensare a certi stessi/simili avvenimenti concslusi nella santificazione di una persona...

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